Con la pubblicazione dei primi esiti circa la prova preselettiva del concorso DSGA, sono emerse evidenti contraddizioni nei risultati, che giustificano il ricorso ad un’azione giudiziale.
Studio Legale Cundari ha quindi scelto di proporre un ricorso a tutela degli esclusi alla prova preselettiva, in virtù delle incongruenze osservate.

1. Esclusi con punteggio superiore ad altri candidati ammessi in altre Regioni

Si sono riscontrati punteggi minimi estremamente oscillanti da un regione all’altra. Se nel Lazio il punteggio minimo di ammissione è stato 83, in Sicilia è invece stato collocato a 93. Partecipando alla stessa prova, un candidato che abbia avuto come risultato 92 viene quindi espulso in Sicilia quando, al contrario, avrebbe ottenuto l’ammissione in qualunque altra regione italiana. Dunque, a fronte di uno stesso test, non è accettabile che l’ammissione venga affidata alla scelta arbitraria della regione di partecipazione, bensì deve essere uniforme e coerente rispetto a tutte le altre regione, ai fini di un’ammissione basata esclusivamente sul merito.

2. Esclusi con punteggio superiore a 60
Appare illegittima la previsione del bando di ammettere alla prova scritta un numero di candidati triplo rispetto ai posti disponibili e non di tutti i candidati che abbiano superato la prova preselettiva con un punteggio pari o superiore a 60 su 100, dal momento che tale soglia sancisce la sufficienza utile ad accedere alle altre prove.

3. Esclusi che nella propria regione rientrano nella soglia pari a 4 volte anziché 3 dei posti banditi.

Dal momento che la prova preselettiva ha lo scopo di scremare, la soglia pari a 3 volte il numero dei posti appare illegittima. Il bando, infatti, prevede che si proceda alla prova preselettiva se il numero dei candidati partecipanti in regione supera le 4 volte il numero dei posti banditi. Non è ammissibile, perciò, che solo perché si siano presentati più candidati e si sia attivata la preselettiva, la si usi come ulteriore metodo di selezione ammettendo, ora, solo sino a 3 volte il numero dei posti banditi.

Il ricorso è dunque aperto a chi ha ottenuto un punteggio per cui avrebbe meritato l’ammissione in un’altra regione, a chi ha ottenuto almeno 60 su 100 e agli esclusi che rientrano nella soglia pari a 4 volte il numero dei posti banditi.

Per maggiori informazioni, contatta lo Studio Legale Cundari.